In dialogo con il “Furioso”. Il proemio delle “Trasformationi” di Lodovico Dolce tra imitazione e variazione

Nel XVI secolo le Metamorfosi di Ovidio sono oggetto un alto numero traduzioni e rifacimenti, che si applicano a singoli libri o all’intera opera; pertanto, i grandi poemi cavallereschi Boiardo Ariosto vengono assunti come modello al fine riproporre il poema latino in una prospettiva gradita all’orizzonte attesa del pubblico italiano rinascimentale. A partire da tale presupposto, presente contributo intende concentrarsi sul proemio delle Trasformationi Lodovico Dolce, pubblicate editio princeps nel 1553 Venezia presso la tipografia Giolito, per mettere luce recupero aspetti rimandano esplicitamente alla coeva narrativa cavalleresca, particolare Furioso. Dolce imita Ariosto, ma tempo stesso, è prevedibile, introduce alcune variazioni. Ci soffermerà inoltre su certe differenze nelle ottave proemiali emergono confronto tra un’edizione successiva, pubblicata 1568 Francesco Sansovino.